YOLO & CV: il mio workflow con VM Lubuntu per prototipi e test 🧪
Negli ultimi anni la Computer Vision è diventata una delle aree più affascinanti e potenti dell’intelligenza artificiale. Dalla rilevazione di oggetti (Object Detection) alla segmentazione delle immagini (Segmentation), fino all’analisi video in tempo reale, oggi è possibile creare applicazioni che “vedono” e comprendono il mondo come noi 👁️
Ma chi lavora davvero in questo campo sa che l’ambiente di sviluppo fa la differenza. Ecco perché per i miei progetti di AI e visione artificiale ho scelto una configurazione tanto semplice quanto efficace: VirtualBox + Lubuntu 🧠
💡 Perché uso VirtualBox per la Computer Vision
Creare un ambiente dedicato in VirtualBox mi permette di:
- Tenere separati i progetti AI dagli altri ambienti di sviluppo 🧩
- Evitare conflitti tra versioni di Python, OpenCV, PyTorch, YOLOv8/11 e le relative dipendenze 🔧
- Fare snapshot e rollback in caso di errori o crash 💥
- Testare modelli in ambienti puliti e replicabili, perfetti per il vibe coding
Con un solo click posso creare una nuova VM, avviare i test e, se qualcosa va storto, ripristinare tutto in pochi secondi.
🧠 Lubuntu: la scelta leggera per l’AI
Molti sviluppatori scelgono Ubuntu, ma io preferisco Lubuntu, una versione ultraleggera che consuma fino al 50% di risorse in meno 🪶
Questo è fondamentale quando si lavora con modelli AI che usano molta RAM o GPU:
più risorse libere = più performance durante l’addestramento o l’inferenza.
Inoltre, Lubuntu è stabile, supporta tutto ciò che serve per l’AI (CUDA, OpenCV, Torch, ecc.) e si avvia in pochi secondi ⚡
🔍 YOLO, OpenCV e tanto divertimento
Per i miei test di object detection e image segmentation uso principalmente:
- 🦾 YOLOv8 per la rilevazione rapida e accurata degli oggetti
- 🧠 OpenCV per la manipolazione delle immagini e il pre-processing
- 🧰 Python per l’analisi dei risultati e i prototipi
Lavorare in una VM mi permette di sperimentare liberamente, senza rischiare di compromettere l’ambiente principale.
Posso testare nuove versioni di YOLO, provare librerie alternative o perfino usare modelli custom addestrati con dataset specifici 🧪
⚙️ La mia configurazione tipo
Ecco come preparo ogni VM per i progetti di visione artificiale:
- Installo Lubuntu LTS aggiornata con
sudo apt update && sudo apt upgrade -y - Installo Python 3, pip e virtualenv
- Configuro YOLOv8 e OpenCV (spesso tramite pip o da sorgente)
- Abilito il supporto GPU se la macchina host lo consente
- Creo snapshot “puliti” per poter ripartire da zero in ogni esperimento
In questo modo ogni VM diventa un piccolo laboratorio isolato, perfetto per addestrare, testare e confrontare diversi modelli 🧩
🌐 Dal test locale alla produzione
Quando un progetto funziona e voglio metterlo online, lo sposto su una VPS gestita con Webuzo ☁️
Lì posso esporre le API del modello, gestire i database dei risultati e monitorare tutto tramite dashboard. Webuzo mi offre la flessibilità e la sicurezza di cui ho bisogno, con un’interfaccia semplice e un costo contenuto.
🔒 Sicurezza prima di tutto
Un altro vantaggio enorme delle VM è la sicurezza: posso testare modelli, script e repository non ufficiali in un ambiente completamente isolato.
Se qualcosa va storto, basta eliminare la macchina virtuale e ricominciare da capo.
Zero rischi per il sistema principale 🔐
✨ In sintesi
La combinazione VirtualBox + Lubuntu + YOLO + OpenCV è diventata la mia formula magica per esplorare il mondo della Computer Vision.
È un setup leggero, veloce e replicabile, perfetto per chi vuole imparare, sperimentare e creare applicazioni AI che “vedono” davvero.
In un’epoca in cui la visione artificiale sta rivoluzionando ogni settore — dalla robotica ai sistemi di sicurezza — avere un ambiente di sviluppo flessibile è tutto.
E con una buona VM, un po’ di curiosità e tanto vibe coding… si può fare di tutto 🤖💡




